Zingerone

Lo zingerone è uno dei componenti principali dello zenzero, responsabile del suo aroma piccante e fresco. Tuttavia per ottenerlo è necessario portare a cottura l’alimento, facendo in modo che il gingerolo presente nella sua versione fresca si trasformi in zingerone. Sebbene la piccantezza che caratterizza lo zenzero rimane contraddistinta, c’è da ammettere che questo composto lo rende leggermente più dolce. Tra le varie proprietà benefiche di cui è dotato andremo ad elencare in questo articolo quelle principali.

Zingerone: cos’è

Lo zingerone è un composto atossico situato all’interno dello zenzero, rivelandosi essere quello meno pungente e piccante. Chimicamente appartiene al gruppo degli alcanoni fenolici ed è presente come composto dopo la cottura dello zenzero fresco, capace di trasformare il gingerolo in zingerone. È possibile paragonarlo alla vanillina ed all’eugenolo, presenti rispettivamente nella vaniglia e nel chiodo di garofano.

Le proprietà dello zingerone sono note per essere antinfiammatorie, antitumorali, antidiabetiche, antispasmodiche ecc. Il composto è inoltre capace di stimolare l’appetito, rivelandosi poi particolarmente efficace nella cura dell’ansia e della trombosi. Può curare l’Alzheimer ed altri disturbi legati alle cellule nervose.

Lo zingerone è presente nello zenzero sia quando è essiccato che quando viene poi cotto, momento in cui la relativa quantità aumenta. La percentuale di zingerone è solitamente pari a 9,25%. Le proprietà farmacologiche di cui è dotato sono numerose, ma possiamo riassumerle in: antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche ed antitumorali.

Lo zingerone può essere assunto sia via orale che intraperitoneale; durante il suo catabolismo è possibile osservare il verificarsi di glucuronidazione e solfatazione, capaci di permettere l’espulsione di glucuronidi e solfati nelle urine dopo circa 24 h dall’assunzione.

Antiossidante e antinfiammatorio

Lo zenzero è conosciuto per le sue proprietà antiossidanti, capaci di inibire le specie reattive dell’ossigeno, i radicali liberi, i perossidi e numerosi altri ossidanti. In particolare sono proprio i vari composti situati al suo interno, come gingerolo, shogaolo e zingerone ad apportare una serie di benefici antiossidanti all’organismo.

Queste proprietà sono state dimostrate da vari studi e sono riscontrabili nella capacità dello zingerone di ridurre al minimo l’ossidazione dei lipidi, nonché di proteggere il DNA in vitro dal danno ossidativo ROS. Esso è in grado anche di prevenire lo stress ossidativo che si forma sulla muscolatura dell’intestino, di ridurre il danno mitocondriale e di regolare alcune proteine.

Essendo dunque un potente antiossidante, lo zingerone è oltremodo in grado di proteggere il cuore dei topi – sui quali sono stati indotti i vari studi – dall’infarto miocardio. È proprio l’ossidazione a causare malattie infiammatorie, emorragia, tumori e quant’altro. Tutt’oggi non è presente in commercio alcun tipo di farmaco capace di agire direttamente sulle infiammazioni, ma è stato dimostrato più volte e da diversi studi che lo zenzero ed i relativi composti risultano essere molto più efficaci di alcuni farmaci comunemente utilizzati.

Anche l’Alzheimer ed il morbo di Parkinson possono essere inibiti mediante l’assunzione di zingerone, in quanto particolarmente efficace nell’eliminazione di radicali liberi dalle proprietà ossidative. La sua natura antinfiammatoria gli permette di agire come agente epatoprotettivo ed assieme a quella antiossidante si rivela essere efficace nella prevenzione e nella cura di cancro, diabete, artrite, osteoporosi e malattie cardiovascolari varie.

Anti-cancro e antitumorale

Il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo ed è caratterizzato da una moltiplicazione e divisione delle cellule. Potrebbe verificarsi in un qualunque momento della vita ed in qualunque parte del corpo. Le terapie antitumorali presenti al giorno d’oggi sono in grado di rallentare o arrestare la corsa del tumore, ma presentano effetti collaterali non indifferenti.

Da sempre gli scienziati si sono interessati allo studio di composti naturali ed ai benefici che potrebbero apportare nella soppressione dei tumori. Tra gli ingredienti presenti in natura con maggiori effetti preventivi nella cura del cancro vi è proprio lo zenzero. Esso è dotato di sostanze fenoniche ed alcanoniche, responsabili di proprietà anticancerogene, antinfiammatorie, antiossidanti ed antimutagene.

Alcuni studi ed esperimenti indotti sui ratti sono stati in grado di provare che il zingerone contenuto nello zenzero è in grado di diminuire l’incidenza del tumore.

Antiemetico e analgesico

Come accennato già nel paragrafo precedente, la cura chemioterapica apporta una serie di effetti collaterali, tra cui nausea e vomito. Questi vengono trattati separatamente, ma non spariscono mai del tutto. Lo zenzero è invece capace di agire in maniera efficiente come composto antiemetico; infatti, se utilizzato come integratore è in grado di ridurre nausea e vomito, siano essi causati dalla chemioterapia o meno.

Se non altro lo zenzero è da sempre utilizzato come medicinale per la cura di diverse patologie e sintomatologie, tant’è che viene utilizzato anche per trattamenti gastrointestinali, agendo come antispasmodico. In particolare lo zingerone è in grado di agire contro i recettori della serotonina presente nel sistema nervoso centrale e periferico ed è utilizzato per il trattamento di emesi causata da chemioterapia citotossica, nonché per la cura e l’alleviamento di nausea e vomito al seguito di relative operazioni.